I mezzi di trasporto nel 900

I mezzi di trasporto, sia per i lavori agricoli che per gli spostamenti delle persone, fino agli anni Cinquanta del Novecento erano principalmente quelli che utilizzavano la forza animale dei cavalli o dei buoi.
Come  mezzi agricoli si usavano ‘u traine, un carro tirato da uno o due buoi e ‘a carretta, tirata da due buoi.
Per il trasporto delle persone, invece, c’era  il  calesse, “a cassitta”, a due-tre posti, tirato da un cavallo.
Venivano utilizzate anche  le biciclette ma pochi le possedevano; il più delle volte, si camminava a piedi percorrendo anche lunghe distanze.

Nel 1911/“12 arrivò il tram che si fermava “‘ncopp’o pont” cioè nei pressi di piazza Mercato.
Scipione Letizia  racconta e commenta l’ evento:
“Al lieve miglioramento economico si aggiunsero verso il 1911e 1912 altri due graditi avvenimenti. L'arrivo della rete della luce elettrica. I lampioncini illuminati a petrolio scomparvero, ed apparvero le lampadine elettriche, che proiettavano una luce più chiara e confortevole. Anche in molte case private, comparve l'impianto elettrico. L'avvenimento più importante e significativo fu l'istituzione di un tramvai elettrico, che allacciava, costeggiando la strada provinciale, Aversa - Casal di Principe tutti i paesi dell'Agro Aversano. Una società Belga, gestiva tale linea dei trasporti e serviva non solo Casal di Principe-San Cipriano, ma anche Frignano Piccolo – Frignano Maggiore – San Marcellino – Trentola. La rete era redditizia ed il piccolo trenino, composta di una motrice, che serviva di terza classe per i più poveri, trainava a rimorchio un altra vettura, suddivisa in due piccoli scompartimenti. Lo scompartimento con cuscini di velluto rosso, era la prima classe, e l'altra la seconda classe. Il trenino elettrico, sebbene partisse da capolinea, ogni mezz'ora, era sempre affollato ed il prezzo era mite, di pochi soldi.
Così la vita ebbe un nuovo impulso. I mezzi di comunicazione sono sempre serviti per il progresso economico, civile, di un paese, di una città, di una regione. Anche Casal di Principe ne trasse vantaggio. I pochi studenti che prima su un blek frequentavano con grande disagio fisico ed economico, il Ginnasio Cirillo di Aversa e le scuole tecniche, aumentarono, con grande vantaggio della cultura e dell' economia “(pag.134-135)

Negli anni Trenta, cioè in epoca fascista, iniziarono ad Albanova (ricordiamo che all’epoca i Comuni di Casal di Principe, San Cipriano e Casapesenna ne costituivano uno solo) i lavori della costruzione della ferrovia Napoli – Roma, cioè della cosiddetta direttissima.
 Molti operai parteciparono a questi lavori che durarono diversi anni. A Villa Literno, l'ex Vico di Pantano, fu costruita una grande stazione ferroviaria, la seconda dopo quella di Napoli e  furono costruiti tutti i servizi, con moltissime palazzine per il personale ferroviario.
Col funzionamento della direttissima Napoli – Roma, il nostro territorio ebbe un grande impulso nell'economia locale . Molti nostri lavoratori, iniziarono ad usarla per recarsi a Napoli, Bagnoli, dove lavoravano nell’ Italsider. Mentre prima, per raggiungere le paludi Pontine, Formia, Fondi, Cisterna e Terracina, dove molti lavoravano, partivano squadre di operai in bicicletta ed anche  a piedi, ora, con la ferrovia, compivano il  percorso in qualche ora e più.

Negli anni Cinquanta-Sessanta fecero la loro comparsa le prime  automobili.