Parlare di cucina è diventato quasi d’obbligo, visto che i mass-media ci riempiono quotidianamente di ricette e intrugli vari. Considerato che la società odierna è diventata pluralista ed in continua trasformazione, caratterizzata dalla convivenza tra estranei , forza sociale capace di arricchirci e migliorarci sempre di più, anche la cucina tradizionale ha subito trasformazioni.
Sono queste le parole che abbiamo imparato ad usare in cucina in quest’epoca multietnica: zenzero, curcuma, curry, …spezie introdotte da altre culture.
Una volta, nel nostro paese, venivano usati prodotti semplici, provenienti dal territorio e le brave massaie di Casal di Principe, laboriose e instancabili, sapevano realizzare veri e propri manicaretti. L’alimentazione era ricca di grassi animali e proteine povere, ricavate dai legumi (fagioli, ceci,…) importanti a fornire l’energia essenziale per poter lavorare la terra, mestiere al quale si dedicava la maggioranza della popolazione di Casal di Principe.
Le nostre nonne e mamme dicevano che le ragazze dovevano saper cucinare e fare tutte le faccende domestiche. Erano altri tempi, è vero, però non nascondo che, come donna, sono contenta di aver appreso tante cose utili ed averle poi anche trasmesse.
Oggi anche la nostra alimentazione è più elaborata e certamente meno genuina di una volta ma a me piace molto stare con amici ed amiche e trascorrere con loro ore di relax, discutendo su pietanze e ricette antiche, ricordando la loro genuinità ed originalità di ingredienti poveri, attualmente quasi scomparsi. Vi confido che stare insieme ed avere questi scambi di idee, diventa un modo semplice e bello per divertirsi con la consapevolezza di arricchirsi ulteriormente di dati ed avvenimenti.
Ma passiamo a vedere, nei dettagli, quali erano i principali pasti della giornata nel nostro paese (dai primi anni del Novecento agli anni “70 e oltre) e cosa avveniva nel corso dei mesi e delle stagioni nel nostro ambiente tipicamente contadino.
Sono queste le parole che abbiamo imparato ad usare in cucina in quest’epoca multietnica: zenzero, curcuma, curry, …spezie introdotte da altre culture.
Una volta, nel nostro paese, venivano usati prodotti semplici, provenienti dal territorio e le brave massaie di Casal di Principe, laboriose e instancabili, sapevano realizzare veri e propri manicaretti. L’alimentazione era ricca di grassi animali e proteine povere, ricavate dai legumi (fagioli, ceci,…) importanti a fornire l’energia essenziale per poter lavorare la terra, mestiere al quale si dedicava la maggioranza della popolazione di Casal di Principe.
Le nostre nonne e mamme dicevano che le ragazze dovevano saper cucinare e fare tutte le faccende domestiche. Erano altri tempi, è vero, però non nascondo che, come donna, sono contenta di aver appreso tante cose utili ed averle poi anche trasmesse.
Oggi anche la nostra alimentazione è più elaborata e certamente meno genuina di una volta ma a me piace molto stare con amici ed amiche e trascorrere con loro ore di relax, discutendo su pietanze e ricette antiche, ricordando la loro genuinità ed originalità di ingredienti poveri, attualmente quasi scomparsi. Vi confido che stare insieme ed avere questi scambi di idee, diventa un modo semplice e bello per divertirsi con la consapevolezza di arricchirsi ulteriormente di dati ed avvenimenti.
Ma passiamo a vedere, nei dettagli, quali erano i principali pasti della giornata nel nostro paese (dai primi anni del Novecento agli anni “70 e oltre) e cosa avveniva nel corso dei mesi e delle stagioni nel nostro ambiente tipicamente contadino.