Nell’arco del Novecento, nel nostro paese, si è registrata una crescita costante della popolazione, com’è possibile rilevare dal grafico allegato che riporta i dati dei censimenti.
Si passa, infatti, dai 5428 abitanti del 1901 agli 11.544 del 1951 (più del doppio) ai 19.859 del 2001.
I censimenti della popolazione italiana sono stati effettuati con cadenza decennale a partire dal 1861 ad oggi, con l'eccezione del censimento del 1936, che si tenne dopo soli cinque anni per regio decreto e del censimento del 1941 che non fu effettuato per cause belliche .
Un’attenta analisi del grafico ci permette di notare un incremento debole tra il 1901 e il 1911 (solo 464 unità pari al + 8,5%) a causa dell’epidemia di colera del 1908 che decimò la popolazione.
Anche tra il 1911 e il 1921 l’aumento della popolazione non è consistente (+ 12,7%) ; le cause possono rinvenirsi nella I guerra mondiale e, soprattutto, nell’epidemia di “febbre spagnola” che, nel 1918, colpì tutta l’Europa e anche Casal di Principe.
In epoca fascista, invece, vediamo un incremento notevole (+22,2% nel 1931 e nel 1936 a distanza di soli 5 anni, + 15,4%) dovuto sia all’assenza di gravi epidemie, sia alle politiche del regime volte ad incentivare e promuovere la crescita demografica.
Nel dopoguerra l’aumento maggiore si registra nel decennio 1951/”61 (+ 2436 unità pari a +21,1%) e ciò può essere facilmente spiegato con la ripresa economico-sociale degli anni che seguirono il II conflitto mondiale.
Si passa, infatti, dai 5428 abitanti del 1901 agli 11.544 del 1951 (più del doppio) ai 19.859 del 2001.
I censimenti della popolazione italiana sono stati effettuati con cadenza decennale a partire dal 1861 ad oggi, con l'eccezione del censimento del 1936, che si tenne dopo soli cinque anni per regio decreto e del censimento del 1941 che non fu effettuato per cause belliche .
Un’attenta analisi del grafico ci permette di notare un incremento debole tra il 1901 e il 1911 (solo 464 unità pari al + 8,5%) a causa dell’epidemia di colera del 1908 che decimò la popolazione.
Anche tra il 1911 e il 1921 l’aumento della popolazione non è consistente (+ 12,7%) ; le cause possono rinvenirsi nella I guerra mondiale e, soprattutto, nell’epidemia di “febbre spagnola” che, nel 1918, colpì tutta l’Europa e anche Casal di Principe.
In epoca fascista, invece, vediamo un incremento notevole (+22,2% nel 1931 e nel 1936 a distanza di soli 5 anni, + 15,4%) dovuto sia all’assenza di gravi epidemie, sia alle politiche del regime volte ad incentivare e promuovere la crescita demografica.
Nel dopoguerra l’aumento maggiore si registra nel decennio 1951/”61 (+ 2436 unità pari a +21,1%) e ciò può essere facilmente spiegato con la ripresa economico-sociale degli anni che seguirono il II conflitto mondiale.