Passato il colera con i suoi lutti, il popolo cercò con il lavoro e rinnovate energie di riprendere la vita normale.
Nel 1911-12 ci furono due importanti avvenimenti: arrivò in paese la rete della luce elettrica (i lampioni a petrolio del Corso furono sostituiti dalle lampadine ) e fu instituito un tramvai elettrico che collegava Aversa con Casal di Principe. Quest’ultimo avvenimento diede notevole impulso agli spostamenti e, dato che i mezzi di comunicazione sono sempre serviti per il progresso economico e civile di un posto, anche Casal di Principe ne trasse giovamento.
Il 1911 fu, per l’Italia, anche quello della guerra in Libia. I nostri governanti, sull’onda dell’imperialismo perseguito già da alcuni decenni dalle altre potenze europee, prepararono una spedizione per la sua conquista, avversata da alcuni che ritenevano quel paese “uno scatolone di sabbia” ma sostenuta da chi la considerava un possedimento utile per l’Italia, non solo per avere basi sulle coste africane ma per l’insediamento di nostri coloni che avrebbero trovato così lavoro, evitando l’emigrazione verso l’America in quel periodo molto forte.
Anche da Casal di Principe alcuni partirono per combattere la guerra in Libia che divenne territorio italiano nel 1912.
Nel 1911-12 ci furono due importanti avvenimenti: arrivò in paese la rete della luce elettrica (i lampioni a petrolio del Corso furono sostituiti dalle lampadine ) e fu instituito un tramvai elettrico che collegava Aversa con Casal di Principe. Quest’ultimo avvenimento diede notevole impulso agli spostamenti e, dato che i mezzi di comunicazione sono sempre serviti per il progresso economico e civile di un posto, anche Casal di Principe ne trasse giovamento.
Il 1911 fu, per l’Italia, anche quello della guerra in Libia. I nostri governanti, sull’onda dell’imperialismo perseguito già da alcuni decenni dalle altre potenze europee, prepararono una spedizione per la sua conquista, avversata da alcuni che ritenevano quel paese “uno scatolone di sabbia” ma sostenuta da chi la considerava un possedimento utile per l’Italia, non solo per avere basi sulle coste africane ma per l’insediamento di nostri coloni che avrebbero trovato così lavoro, evitando l’emigrazione verso l’America in quel periodo molto forte.
Anche da Casal di Principe alcuni partirono per combattere la guerra in Libia che divenne territorio italiano nel 1912.