Le antiche ricette della tradizione Casalese

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  • ZUPPA DI BACCALA’

    Zuppe

    Si fa rosolare una cipolla grande, si aggiunge sedano a pezzetti, acqua e pomodorini. Si lascia cuocere e, a metà cottura, si aggiungono pezzi di baccalà dissalato e si continua la cottura per altri 15 minuti circa; infine si aggiusta con sale, pepe e prezzemolo.

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  • ZUPPA DI CAVOLFIORI O DI CIPOLLE

    Zuppe

    Soffriggere la cipolla, aggiungere un po’ di peperoncino, sedano, pomodorini, un po’ d’acqua, sale, cavolfiori ed infine un paio di uova intere. Versare il tutto su fettine di pane casareccio. La zuppa di cipolle si ottiene con lo stesso procedimento di quella di cavolfiori.

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    ZUPPA DI LUMACHE “MARRUZZE”

    Zuppe

    Dette comunemente marruzze, esse compaiono nei campi con le prime piogge autunnali; venivano raccolte la mattina presto dai contadini o dai ”marruzzari”e vendute per le vie principali dei nostri paesi. Vengono messe in una grande pentola con un coperchio ben chiuso insieme a bucce di mele per lo spurgo, che dura un paio di giorni. Vengono poi lavate per bene e bollite. A parte si prepara un soffritto con olio, cipolla abbondante, peperoncino e pomodori, cui vengono unite le lumache lesse e del sale. Si lasciano cuocere un po’ le lumache in quel sugo aggiungendo, al bisogno, un po’ d’acqua e a fine cottura si servono su tocchetti di pane raffermo. Buon appetito ai buongustai !

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    ZUPPA DI PATATE E BACCALA'

    Zuppe

    Prendere una cipolla grande, del sedano e far rosolare in olio d’oliva; unire le patate sbucciate e tagliate a tocchetti e lasciare cuocere per dieci minuti. Versare un bicchiere d'acqua calda, aggiungere pezzi di baccalà ammollato in precedenza, unire sale e pepe a piacere e lasciar cuocere il tutto.

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    ZUPPA DI PISELLI

    Zuppe

    Rosolare nell'olio una cipolla grande e del sedano, quindi aggiungere i piselli e qualche pomodorino. Quando i piselli sono quasi cotti, aggiungere un po’ d'acqua, salare, aggiungere 2/3 uova sgusciate e lasciare cuocere per circa cinque minuti rimestando.

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    ZUPPA DI RANE “RAROGNE”

    Zuppe

    Quando i Regi lagni servivano veramente a raccogliere solo le acque piovane e bonificare le zone paludose circostanti, il gracidio delle rane (dette pesce cantante) era uno spettacolo unico nel suo genere a qualsiasi ora del giorno, per cui esse venivano raccolte in abbondanza con apposite reti. In realtà i più bravi pescatori di rarogne erano i cittadini di Villa di Briano e Frignano Maggiore, che le mettevano nei secchi alti e le rivendevano anche lungo le strade principali del nostro paese. Oggi, la raccolta è ridotta al minimo e le rane sono diventate un cibo molto prelibato e costoso rispetto ad un tempo. Per ottenere una buona zuppa, occorre rosolare in olio d’oliva: cipolla, sedano, pomodori, 2-3 bicchieri d’acqua; aggiungere le rane, salare, pepare, attendere la cottura.

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