Antiche Ricette Casalesi | |||
LA POLENTA “ ‘A IOTTA” | |||
Secondi Piatti |
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Anche se oggi questa pietanza è molto usata solo nel centro nord d’Italia, un tempo, per la sua semplicità di preparazione ed economicità, non mancava mai nelle nostre famiglie contadine. Di solito si preparava la mattina presto, prima di andare al lavoro, o nei giorni freddi i e piovosi che non consentivano alle persone adulte di lavorare. Si serviva ben calda e si consumava seduti accanto al focolare dove veniva cotta . Per la preparazione, si metteva a bollire dell’acqua con sale in un paiolo di rame adagiato sul famoso “trebbite” (tre piedi in ferro). Al momento dell’ebollizione si versava lentamente la farina di mais, mescolando di continuo, fino ad ottenere un impasto ben denso, cui veniva aggiunto (soffritto a parte), un sugo composto da: aglio, ciccioli, salsiccia o pancetta, cubetti di formaggio pecorino ; si amalgamava il tutto con un mestolo di legno. A questo punto, la polenta era veramente pronta per essere versata nei piatti e gustata da tutta la famiglia. Ogni famiglia poteva variare i prodotti da aggiungere alla polenta in base ai propri gusti. Spesso, prima di aggiungere il soffritto, si toglieva qualche piatto di polenta “semplice” che veniva gustata così o con l’aggiunta del vin cotto. La polenta avanzata e fredda, veniva poi tagliata a pezzi e cotta sulla brace (polenta arrosto). |
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